Cera di Carnauba

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 In Grassi, Materie Prime

Ciao bio-addicted!! Stasera vi parlo della cera di carnauba, una cera che si ricava dalle foglie di una palma, la Copernicia prunifera, raccolte durante la stagione arida, quando sono ancora chiuse e avvolte da un sottile strato di cera.

copernicia prunifera

Si caratterizza per un punto di fusione particolarmente elevato (82° – 87°C), questo consente elevata stabilità e durezza ad alte temperature, ad esempio è ottima nelle formulazioni stick per il mare.

I SUOI IMPIEGHI SONO TANTISSIMI:

industria alimentare: la cera carnauba  trova applicazione come agente di rivestimento per dolci

  – restauri di pipe e pavimenti antichi, sui quali forma un film rigido che dà lucentezza e resiste a lungo all’usura, proteggendo dallo sporco e dall’acqua.

– nell‘industria cosmetica: la cera carnauba viene utilizzata soprattutto per la produzione di rossetti, per il suo effetto addensante e lucidante. Viene aggiunta anche nella produzione di saponi solidi.

make up

– nella produzione di candele e cere lucidanti per automobili, tavole da surf o scarpe, in alcuni rivestimenti per carta e nella fabbricazione di matite e pastelli.

– nell‘industria farmaceutica viene utilizzata come agente di rivestimento delle compresse.

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 La cera carnauba contribuisce a proteggere i principi attivi dall’umidità e dall’ossidazione, mascherando eventuali odori e sapori sgradevoli, migliorando l’aspetto estetico dei prodotti.

Per esperienza, vi dico, che a differenza delle altre cere è un po’ più difficile da lavorare, proprio perchè è molto dura e fonde a temperature molto alte, se non viene bilanciata bene può dare problemi di eccessiva durezza nel prodotto finale, di solito viene usata insieme ad altre cere per fare la cosiddetta -cascata- adoperandone una di media durezza e una morbida in combinazione.

Vi riporto l’elenco delle cere e relativi punti di fusione, qualora abbiate voglia di sperimentare 🙂

jojoba liquida
arancio 35-60°
alcool cetilstearilico 48°
cetil palmitato 43-53°
alcool cetilico 49°
tuberosa 50°
giapponese 53°
fiori d’arancio 50-60°
jasmine 60°
mandorla 60°
oliva 60°
stearina 50-70°
rosa 60°
loto 60°
mimosa 60-65°
api 62-64°
bellina 63-73°
acido stearico 69,6°
candelilla 68,5-72,5°
riso 77-86°
carnauba 82-86°

BioSam 

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