Zucchero vs Stevia

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 In Alimentazione

Zucchero Bianco

Lo Zucchero Bianco non è solo quella sostanza dolce che tutti amiamo, è anche il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che uccide e sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella barbabietola o nella canna da zucchero che sono il punto di partenza per la produzione dello zucchero. 

Il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della barbazucchero-550x317bietola o della canna da zucchero, viene sottoposto a complesse trasformazioni industriali, il prodotto finale e’ una sostanza che non ha più nulla a che fare con il prodotto di partenza e viene venduta al pubblico per zuccherare gran parte di ciò che mangiamo.

la cosa sconvolgente è che viene trattato con sostanze tossiche solo per renderlo di colore bianco: viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno) cioè, ma ti rendi conto? 

Lo zucchero bianco ha una grossa influenza sia sul sistema nervoso che sul metabolismo, creando prima stimolazione poi depressione con conseguenti stati di irritabilità, falsa euforia, bisogno di prendere altro zucchero, ecc.. In realtà si crea una forma di dipendenza. Diventiamo dei veri e propri drogati! infatti se provi a non assumere alimenti zuccherati con lo zucchero “semolato” per 10 giorni, noterai che non ne sentirai più il bisogno… chissà perchè!!!

È preferibile l’uso dello zucchero grezzo di canna, del miele o della Stevia

La Stevia

La Stevia è conosciuta da molti popoli dell’area geografica sudamericana da diversi millenni, oltre che per il potere dolcificante delle sue foglie, anche per le proprietà medicinali, infatti è stata correntemente usata da secoli dai popoli indigeni del sud America Stevia3per le sue doti curative, ed è usata ancora oggi.

Viene usata come dolcificante, in quanto è molto più dolce del comune saccarosio. I principi attivi sono lo stevioside, e il rebadioside, che si trovano in tutte le parti della pianta ma sono più disponibili e concentrati nelle foglie, che quando sono seccate (disidratate), hanno un potere dolcificante (ad effetto della miscela dei due componenti dolcificanti) da 150 a 250 volte il comune zucchero. Contrariamente allo zucchero i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie), e sono relativamente stabili nel tempo ed alle alte temperature, per cui conservano perfettamente le loro caratteristiche anche in prodotti da forno o in bevande calde, diversamente da altri dolcificanti di sintesi come l’aspartame, che subisce degradazione.

In Italia la vendita è stata autorizzata solo a fine 2011 e ormai sono diverse le aziende che la commercializzano. «Gli esami tossicologici hanno dimostrato che i dolcificanti a base di stevia non sono dannosi per l’organismo», spiega la nutrizionista Lucilla Titta nel libro I cibi che aiutano a crescere, promosso dalla Fondazione Umberto Veronesi e edito da Mondadori. «Ma l’Agenzia per la sicurezza alimentare ha fissato comunque un limite di assunzione giornaliera, che corrisponde a 4 milligrammi per ogni chilo di peso corporeo: per esempio, per un peso di 60 chili non si devono superare i 240 milligrammi di dolcificanti a base di stevia al giorno». 

1 gr di stevia in polvere corrisponde a 100 gr di zucchero semolato

 Può essere acquistata tranquillamente al supermercato nel reparto dolcificanti!

ps: se la provi dimmi come ti sembra 😉

*Immagini prese da Google.

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